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Sburocratizzare 11°

Senza titolo 2
Oggi pubblico il resto dell’elenco che bisogna predisporre per fare un collaudo delle opere di miglioramento con la Misura 121 del PSR Sicilia 2007/2013.
E’ stata lunga … ma è anche dura da sopportare!
Una serie infinita di carte che pesano … mi passerò “il piacere” di indicare quanto pesa (in Kg.) la parte progettuale, e quella cartacea, cioè quella squisitamente burocratica, figlia di un autoavvitamento triplo carpiato che nessuno osa distruggere, ma che si accanisce sempre più non si sa bene con quale fine ultimo, se quello di affossare ogni minimo scatto d’orgoglio degli imprenditori, o se quello di generare nuovi posti di comando e nuovi posti dove gestire potere e basta.
Fatto sta che il PSR Sicilia è a rischio disimpegno per scarsa spesa, ma al contempo migliaia e migliaia di pratiche dormono … e non si sa se verranno mai finanziate.
Che bello! I progetti restano non finanziati, ma i soldi tornano indietro.
E ricordo a tutti che per una graduatoria, quella della 2° sottofase della Misura 121, ci sono voluti oltre sei mesi. Per una graduatoria inutile!!! Essendoci i soldi per tutte le pratiche … che senso ha avuto perdere tutto questo tempo, tutte queste risorse per fare una graduatoria quando dal primo all’ultimo potevano, e sono, progetti finanziabili?
Sarebbe bastato vedere  a quanto ammontava la spesa complessiva dei progetti presentati, verificare che “in cassa” c’erano i soldi, e ammettere a finanziamento tutti. Poi, durante l’istruttoria (che comunque andava fatta), ci sarebbero stati “i cadaveri”, gli “infortunati” ecc.
Invece no! Graduatoria, tempo perso, attese infinite … e un imprenditore che deve investire può aspettare così tanto?
continua … (domani è l’ultima puntata con la pubblicazione dell’email inviata all’Assessore il 27 luglio scorso)

Commenti

  1. Cronaca di un fallimento annunciato. Infatti è di questo che si parla.
    In merito, è stata avanzata una richiesta di S.A.L. mis. 121 per una Ditta i primi di giugno e ad oggi nemmeno l'ombra dell'erogazione del finanziamento.
    Non solo, scopro anche che l'AGEA va "in ferie" con buona pace definitiva del conduttore dell'azienda, ad oggi sommerso dai debiti e incalzato dalle banche.
    Se tutto va bene, a settembre mi dicono, ed io rispondo: se la Ditta ancora esisterà.
    E nel frattempo non scade anche la certificiazione prefettizia??????????

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  2. Proviamo aguardare la cosa dal punto di vista del tecnico?
    Immaginiamo di fare un progetto per l'impianto di un arboreto in irriguo, o l'acquisto di macchine e attrezzature agricole per un totale ,diciamo, di 100.000 euro.
    Chi fa il tecnico sa bene quanto lavoro occorre per preparare tutta la documentazione necessaria alla presentazione del progetto.
    Sa bene quante volte deve recarsi all'ipa competente, o in qualche condotta agraria e finanche all'assessorato, dall'inizio alla fine dell'iter.
    Iter che di solito dura non meno di due tre anni dalla presentazione al collaudo definitivo.
    Se si considera che il compenso, per tale tipo di lavori, è del 3% vuol dire che dopo alcuni anni guadagneremo, 3000 - 600 di ritenuta d'acconto, 2400 euro.
    Ma quanti ne abbiamo spesi tra viaggi in azienda, ispettorati e/o condotte, altri uffici pubblici "se pertinenti", telefonate varie.Inquantificabile il costo pagato dall'"ansia di prestazione per collezionare l'interminabile lista di documenti richiesti, comprese le firme su quasi tutti i fogli ( assurde quelle su ogni pagina del pai) pena l'esito negativo della pratica.
    Ha ragione un amico medico specialista quando definisce la nostra categoria(agronomi) dei missionari laici.
    Non si può infatti dire che il nostro lavoro lo facciamo per i soldi (il tecnico di solito è l'ultimo ad essere pagato).
    Lo facciamo per passione.
    Vi siete mai fatti pagare una visita in azienda fatta per qualsiasi motivo? ( consulenza fitopatologica, agronomica, zootecnica o progettuale).
    Di solito facciamo dei chilometri , anche molti, e ritorniamo a casa con un grazie e un pò prodotti aziendali.
    L'idraulico sotto casa o il tecnico del computer o della lavatrice ecc. per l'"uscita" prende non meno di 25 euro.
    Il mio amico medico per un consulto, nel suo studio, prende 120 euro.
    Noi i consulti li facciamo gratis.
    Vi è mai capitato di consigliare a qualcuno di non imbarcarsi in un progetto improbabile, spiegandogli dettagliatamente i perchè.
    In questo caso il cliente ha risparmiato dei soldi e noi non abbiamo guadagnato niente.
    Non abbiamo svenduto,però, due cose inestimabili: la dignità e l'onore.
    Retaggio delle nostre origini contadine, perchè, a mio avviso, chi sceglie questa professione proviene dalla terra, dalla campagna , dalla natura.

    A.M

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  3. scusa a.m. ma il compenso non è il 7%

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  4. Dal Prezzario regionale per opere e/o investimenti nelle aziende agricole. (testo sacro per gli operatori del settore):
    Le aliquote per spese generali ed oneri vari, ivi comprese le competenze tecniche, ammissibili ai sensi di legge per tutti i tipi di opere, ivi compresi gli impianti irrigui mobili ed attrezzature varie, in quanto facenti parte di un contesto razionale e funzionale nell'ambito generale degli investimenti produttivi agro-alimentari ed ambientali, fatto salvo quanto specificamente stabilito nei bandi o disposizione per il finanziamento pubblico di cui al P.S.R. Sicilia 2007/2013, saranno pari alle seguenti misure forfettarie:
    - in ragione del 7% per i progetti per i quali le ditte si avvalgono per la redazione di ogni elaborato progettuale necessario di tecnici progettisti laureati;
    - in ragione del 6% per i progetti per i quali le ditte si avvalgono per la redazione di ogni elaborato progettuale necessario di tecnici progettisti non laureati;
    - in ragione del 3% per le attrezzature mobili previste nei progetti per i quali le ditte si avvalgono per la redazione di ogni elaborato progettuale necessario di tecnici progettisti sia laureati che non laureati.

    A.M

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