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DIA: la vittoria

Come più volte preannunciato la DIA è stata del tutto semplificata, almeno per le imprese di produzione primaria, ovvero per i produttori agricoli. Alcuni colleghi per questa battaglia mi odiano, ma fa niente. C'è una sola e semplice riflessione: gli agricoltori, che sono quelli che professionalmente ci fanno "campare", sono senza soldi. Andare a fare un lavoro immenso, come quello che la DIA prima richiedeva e non averlo pagato, o peggio litigare con i propri clienti ... non era certo da auspicare. Oggi con "due righe" facciamo la DIA, ma è anche logico, considerato che fra AGEA, Camera di Commercio, IPA, FISCO, ecc., si sa tutto di ogni impresa. Lo ripeto e lo sottolineo: le occasioni di lavoro non sono queste, ovvero quelle (inutili) una tantum. Le occasioni di lavoro sono quelle che si ripetono nel tempo. Unica cosa che mi dispiace è che questi "alcuni colleghi" non hanno nemmeno sentito il bisogno di dirmi in faccia che mi odiano per la DIA (e che motivo per odiare....), ma lo dicono di dietro. Pazienza 2! Ci sono abituato.

Commenti

  1. Gli adempimenti burocratici stanno contribuendo a scoraggiare gli imprenditori agricoli a proseguire l'attività in questo difficile settore.
    Ogni tanto, quando arriva una buona notizia, lascia tutti stupefatti.

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  2. Cari "alcuni colleghi" di Corrado, come autorevolmente esposto da un europarlamentare (spagnolo se non erro chè i ns. sono alla perenne ricerca di una buona trattoria dove mangiare spaghetti e cotolette - a Bruxelles!!!): I PROBLEMI NON SI RISOLVONO AUMENTANDO LE REGOLE.
    Ne è la prova questa nuova procedura che, pur attenendosi al Reg. CE 852/04, risolve un adempimento semplicemente col BUON SENSO e la LOGICA.
    Tuttavia, capisco che è più facile applicare una procedura complicata anzichè complicarsi la vita nel "creare" un progetto ed articolarlo in modo che possa essere facilmente portato a compimento.
    Sembra complicato ma è semplice.
    Cordialità.

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  3. Non comprendo come si possa odiare qualcuno che si batte per la semplificazione delle procedure burocratiche.

    ritengo che l' unica spiegazione sia legata al fatto che complicare la vita a chi è costretto a adempiere agli obblighi burocratici costituisce la principale ragione di vita dei burocrati stessi.
    E' una visione distorta della necessità di "regolamentare", molto in auge in Sicilia, dove dirigenti, assessori e amministratori in genere temono di essere giudicati non per la qualità del loro lavoro, ma semplicemente in base al numero di direttive che emanano: più sono ermetiche, "corpose" e di difficile comprensione, meglio è!

    Così non si va da nessuna parte.

    Fabrizio La Carrubba

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  4. Un serio agronomo,non pensa solamente al lucro ... della domandina in esame,bensì - in uno spazio più grande - anche all'assistenza tecnica - amministrativa nei riguardi dell'imprenditore agricolo richiedente.

    Il rapporto professionale tra agronomo ed agricoltore,permette di fare anche istanze del tipo DIA od altro (segnalazione danni,etc.) ; fa parte della serietà che si è instaurata nel tempo,fra le parti.

    Mi sembra pertanto,odioso crocifiggere Corrado,per aver contribuito assieme ad altri alla semplificazione del problema DIA e non parlare - a sproposito - alle spalle del povero Corrado.

    Mi domando dove sono state le varie Organizzazioni di assistenza tecnica pubblica e privata (SOAT - ESA - CAA - etc.),durante la prima applicazione della DIA ?

    Mah !

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  5. Caro Corrrado, ...non Ti curar di loro ma guarda e passa ...gli Agricoltori Ti amano.

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  6. Scriviamo tutti e siamo bravi, ma ora come alimento i miei figli, senza quella bella Dia da €.1.500 cadauna..

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  7. Paolo Giovanni Alberto2 dicembre 2009 alle ore 14:56

    Mi auguro che rosa stia scherzando ...

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  8. Dott.Vigo
    ma lei ha letto l'art. 5 dello stesso decreto?
    attenderei prima di cantare vittoria.
    saluti

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  9. Il rinvio all'accordo Stato-Regioni serve per quanto riguarda le definizioni. L'importante è il primo comma dell'Art.5.

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  10. Spiegati meglio perche' non capisco

    Grazie

    P.S. scusate l'ignoranza

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  11. ancora attendo notizie, allego copia dell'art. 5 del decreto:
    DECRETO 6 novembre 2009.
    Semplificazione della dichiarazione di inizio attività per
    la produzione primaria di cui al decreto 27 febbraio 2008,
    relativo a linee di indirizzo e modalità procedurali attuative
    del regolamento CE n. 852/2004, ai fini delle registrazioni
    delle attività alimentari.

    Art. 5
    Le disposizioni contenute nel decreto n. 322 del
    27 febbraio 2008 in contrasto con il presente decreto
    sono abrogate.
    Restano fermi i rinvii all’accordo Stato-Regioni del
    9 febbraio 2006 (rep. n. 2470) in atto vigenti.
    Art. 6
    Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
    della Regione siciliana.
    Palermo, 6 novembre 2009.

    grazie

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  12. Per lavoratore attento.
    L'accordo Stato-Regioni definisce, tra l'altro, gli ambiti di applicazione e di esclusione per ogni soggetto interessato dalla materia trattata ed in tal senso ma non solo, quindi, è doveroso il rinvio ad esso da parte della Regione.
    Il primo comma dell'Art. 5 del D.A. 6-12-2009 è importante perchè sancisce l'incompatibilità tra lo stesso D.A. e quanto prescritto in materia di registrazione delle aziende di produzione primaria dal precedente D.A. 27-2-2008 che, quindi, non è più valido in tal senso.
    Ma io non sono nè l'Assessore nè l'Assessorato nè l'Ufficio per l'interpretazione autentica delle norme regionali; un pò di buon senso e andiamo avanti nelle giungla legislativa....
    Ciao e stammi bene

    RispondiElimina
  13. Caro lavoratore attento, perchè non chiedi all'estensore della DIA 1° versione, e 2° versione, o ... aspettiamo la 3° come per il PAI?

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